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  menù sxCombina ablazione e coagulazione del nucleo per rimuoverlo parzialmente.
Il principio è ablazione tissutale via dissociazione molecolare a bassa temperatura della struttura del nucleo prodotto da un sistema a radiofrequenze ( la riduzione è di circa 10-20 % del volume discale).

Conflitto disco radicolare lombare e cervicale
E’ stato provato che la degenerazione discale da l’avvio ad un processo biochimico e ad un effetto dipendente dal tipo di tessuto.
L’applicazione epidurale di nucleo polposo può indurre modifiche morfologiche e funzionali nella radice nervosa.
La rottura discale crea una neuro tossicità da metaboliti della degenerazione discale ( ad esempio gli enzimi come la prostaglandina E2 fosfolipasi A2 che sono elevati nel tessuto erniato e generano infiammazione e dolore).
Negli studi del dolore è stato trovato che la discopatia crea una sindrome compartimentale nella radice nervosa e nel ganglio che si somma con la compressione meccanica del disco.


L’effetto dell’ossigeno-ozono sul “disco malato”
Da queste considerazioni si deduce che l’effetto biochimico di sostanze iniettate nel disco deve potersi espletare si nel ridurne il volume, ma anche e sopratutto nel modificare l’ambiente biochimico perinervoso in modo da interompere i meccanismi di ischemia e di intossicazione.
L’ozono è la sostanza che si è recentemente imposta all’attenzione della comunità scientifica per i moltelici ed importanti effetti che ha in alcune patologie.
Nella patologia disco radicolare l’ozono provoca un importante effetto su due fronti sia un effeto biochimico a breve termine, che è anti infiammatorio , analgesico, miorilassante ed iperossigenante; vi è un effetto a più lungo termine che è di disidratazione del tessuto non ben vitale del disco intervertebrale avviato al processo degenerativo. Per conseguenza l’iniezione dell’ozono sarà utile per dare in fase acuta un rapido sollievo dai disturbi, sostituendosi ai farmaci e per sveltire poi nell’arco di alcune settimane quella disidratazione del tessuto discale che è il suo normale destino nell’ arco di mesi.

Le tecniche percutanee hanno lo scopo di non modificare l’anatomia della colona vertebrale, escludono la demolizione ossea e minimizzano la ciccatrizzazione epidurale.

Trattamenti della discopatia lombare e cervicale

  • Trattamenti ambulatoriali
  • Discolisi percutanea
  • Coblazione (discoplastica) discale percutanea

Trattamenti ambulatoriali


Le iniezioni paravertebrali lombari consistono nella somministrazione di 30-40ml di miscela di ossigeno-ozono O2O3 alla concentrazione di 20 microgrammi di ozono per ml distribuiti nei muscoli paravertebrali a livello della discopatia. Le somministrazioni vengono fatte a ciclo con una o due somministrazioni alla settimana per 8-12 volte.
Le iniezioni paraventebrali cervicali hanno la stessa metodica con dosaggio e concentrazione più bassi ( 10-20 ml / 15μg  di concentrazione). Il ciclo di somministrazioni cervicali può essere un po’ più lungo.
La puntura dello iato sacrale (per discopatie lombari) consiste nell’ introduzione di un ago all’interno del canale vertebrale passando dallo iato sacrale (tra sacro e cocige). Consente di iniettare farmaci nello spazio epidurale. Lo scopo è quello di eseguire “un lavaggio” dei metabolici  infiammatori e tossici presenti con scopo di migliorare anche il quadro doloroso.
Le iniezioni dei punti “trigger” e “tender” consiste nel trattamento antidolorifico specifico nei punti muscolari contratti e dolenti (terapia antalgica).

 

Discolisi percutanea ( ernia discale cervicale e  lombare)


E’ l’intervento di prima scelta per:

  • Quadro algico acuto resistente alle terapie ( anche dopo due mesi di trattamento).
  • Protrusioni grado II° & III°
  • Ernie  estruse e sequestrate  

La tecnica chirurgica
L’inizione intradiscale percorre la via postero-laterale extra articolare (nella discopatia lombare).
La sua esecuzione richiede un equipaggiamento di sala operatoria, con la necessaria assistenza anestesiologica ed il rispetto della sterilità. Un apparato fluoroscopico  permette il controllo scopico diretto.
A volte la procedura comprende la discografia.
Si esegue preventivamente una valutazione cardiologica e di funzionalità renale.
Al momento della puntura del disco ed immediatamente prima dell’iniezione intradiscale l’annestesista pratica sedazione.
Dopo la procedura il paziente va tenuto in riposo in clinostatismo per almeno un paio d’ore.

Discolisi lombare: il paziente viene posizionato prono o di lato.
Discolisi cervicale: il paziente viene stabilizzato in posizione supina.

Vantaggi della tecnica:

  • assenza di iatrogenicità locale e generale
  • ininterrotta fisioterapia
  • ridotto uso di farmaci
  • ridotta assenza dal lavoro
  • ridotto tempo di ospedalizzazione
  • ripetibile al bisogno

La nucleoplastica o coblazione discale (lombare e cervicale)

La nucleoplastica ha due effetti:

  • riduzione parziale del volume del nucleo
  • neutralizzazione dei metaboliti di degenerazione discale

Indicazioni

  • Dolore lombare e sciatalgico
  • Cervicalgia e/o cervicobrachialgia
  • Disc bulging (protrusione discale)
  • Ernia contenuta

Criteri di esclusione

  • Ernia estrusa e frammenti migrati
  • Severo deficit motorio
  • Spondilolistesi e/o instabilità vertebrale

Procedura Chirurgica
La sua esecuzione richiede un equipaggiamento di sala operatoria, con la necessaria assistenza anestesiologica ed il rispetto della sterilità. Un apparato fluoroscopico  permette il controllo scopico diretto.
Si punge la cute e si inserisce un ago dentro al disco intervertebrale mediante controllo scopico. Attraerso questo ago si inserisce poi un elettrodo termocoagulatore a radiofrequenze la cui punta si riscalda a circa 50 c°. si ottiene così una rapida perdita di volume acquoso dal disco.
E’ sufficiente l’anestesia locale della pelle nella zona della puntura.
Al bisogno si esegue discografia provocativa per accertare il livello di degenerazione.

Il risultato della cura matura nello spazio di circa un mese.
In molti casi è opportuno somministrare quale ultima fase della procedura di coblazione una dose di ozono intradiscale.
Il posizionamento del paziente e i vantaggi per la discopatia sono uguali alla procedura di discolisi.

Indicazioni alla chirurgia aperta:

  • Severo e progressivo deficit neurologico
  • Dolore acuto da più di tre mesi resistente a tutti i trattamenti

 

 


 

 

 

   
Discopatia
 
 
Ozono
 
 
 
Discolisi
 
 
 
Coblazione prima
Coblazione
 
Coblazione eseguita
 
 
 
 
 
 
   
 
 
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